Deh! tu calma, o Dio possente, Elena's aria from I Vespri Siciliani In alto mare e battuto dai venti, vedi quel pino in sen degli elementi a naufragar già presso? ascolti il pianto del marinar dal suo naviglio infranto? ascolti il pianto del marinar? Ah! Deh! tu calma, o Dio possente, col tuo riso e cielo e mar; salga a te la prece ardente, in te fida il marinar! E Dio risponde in suo voler sovrano: A chi fida in sè stesso il cielo arride. Mortali! il vostro fato è in vostra mano. Coraggio, su coraggio, del mare audaci figli; si sprezzin i pergli, è il gemere viltà! Al ciel fa grave offesa chi manca di coraggio : osate! l'alta impresa Iddio proteggerà. E perchè le preci ascolto, perchè pallido è ogni volto? Nel più forte del cimento voi tremate di spavento? Ardir, ardir! Al mugghiare dell'onda e agli scrosci del tuono risponda, si desti alfin il vostro ardor invitti cor!