Arias:
Dai campi, dai prati, Faust's aria from Mefistofele
Dai campi, dai prati
Che innonda la notte,
Dai queti sentier
Ritorno e di pace,
Di calma profonda
Son pieno, di sacro mister.
Le torve passioni del core
S'assonnano in placido oblio,
Mi ferve soltanto
L'amore dell'uomo!
L'amore di Dio!
Ah! Dai campi, dai prati
Ritorno e verso all'Evangel
Mi sento attratto,
M'accingo a meditar.
Colma il tuo cor, Faust's aria from Mefistofele
Colma il tuo cor d'un palpito
Ineffabile e vero d'amor
E chiama poi quell'estasi
Natura! Amor! Mistero!
Vita! Dio! Vita! Dio!
Non è che fumo e fola
In paragon del senso
Il nome e la parola.
Ah! Chiama tu poi quell'estasi
Natura! Amor! Mistero!
Forma ideal purissima, Faust's aria from Mefistofele
Forma ideal purissima
Della bellezza eterna!
Un uom ti si prosterna
Innamorato al suolo.
Volgi vêr me,
Di tua pupilla bruna,
Vaga come la luna,
Ardente come il sole.
Un uom ti si prosterna,
Innamorato, innamorato al suol.
Giunto sul passo estremo, Faust's aria from Mefistofele
Ogni mortal mister gustai,
Il Real, l'Ideale,
L'Amore della vergine,
L'Amore della Dea . . . sì.
Ma il Real fu dolore
E l'Ideal fu sogno . . .
Giunto sul passo estremo
Della più estrema, età,
In un sogno supremo
Sì bea l'anima già,
In un sogno supremo, ecc.
Re d'un placido mondo,
D'una landa infinita,
A un popola fecondo
Voglio donar la vita
Sotto una savia legge
Vo'che surgano a mille
A mille e genti e gregge
E case e campi e ville.
Ah! Voglio
Che questo sogno
Sia la santa poesia
E l'ultimo bisogno
Dell'esistenza mia.
Voglio che questo sogno
Sia la santa poesia
Dell'esistenza!
Ecco . . .
La nuova turba
Al guardo mio si svela!
S'ode un cantico in ciel.
S'ode un cantico in ciel.
Già mi beo nell'augusto raggio
Di tanta aurora!
Già nell'idea pregusto
L'alta ineffabil ora!